Diaphane

Che cosa è la traduzione di un testo letterario? E’ un filtro culturale necessario per comprendere un testo letterario redatto in una lingua straniera: non sempre una parola nella lingua di partenza potrebbe essere sostituita 1:1 con una parola nella lingua d’arrivo. Fin dalla nascita dei linguaggi la mediazione (prevista anche dalla teoria della comunicazione di Roman Jakobson) è stata il percorso dell’uomo, ossia il trasporto e l’adeguamento di un messaggio segnico da un contesto ad un altro, da un codice all’altro, da un paradigma all’altro.

Per questo Anna Maria Dall’Olio ha partecipato al vernissage di DIAPHANE leggendo sue traduzioni dalla lingvo internacia (l’esperanto) tratte da “Sì Shabby chic” (La Vita Felice, 2018).

DIAPHANE è un progetto site-specific: un esperimento che permette ai visitatori di immergersi e farsi avvolgere da fasce di cellophane che diventando pareti mobili ospitano le opere fotografiche di Filippo Basetti. Fotografie dove la trasparenza è la vera protagonista; la luce, appunto, che attraversa e lascia intravedere il contorno del soggetto di un pallore che lascia quasi vedere al di sotto della pelle.

Filippo Basetti, nato a Pistoia nel 1975, si occupa di arti visive. Non si pone il problema del mezzo ma del fine, ovvero esprimere al meglio un’idea o un progetto. Passa così dalla fotografia, alla pittura, al video, al modello e all’installazione senza problemi di coscienza o di morale. Quasi tutti i suoi lavori, si rifanno alla fine all’architettura, alla fantascienza e alla visione organica della società, come unicum organismo vivente.

Per info: www.filippobasetti.com

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